Non c'è mai fine al peggio
in questa fogna di realtà
ed alla lagna marogna
della scalogna umana
che mette il senno alla gogna
e spopola le notti
di queste nostre città
del passeggiar le mignotte
e degli ubriachi nei bar
In questi giorni piombi
speranza che non torni
a farsi largo sparando
rimane la follia
Potesse una parola
fermare la cariola
dei morti la conta
degli avvoltoi in tv
potresti forse anche tu
non ritrovarti inerme
riemergere dalla terra
scavando come un verme
tirarti fuori dalla tomba
del sonno della ragione
e riveder la luce
che ti strapparono via
Potesse un verso una poesia
strappar dal muso il velo
su questa assurda eresia
per ricordare a tutti
che il rischio è nella vita
e che una vita senza rischio
non è che fantasia
Potesse muovere un poeta
arruginito le maree
come la luna
agitar le masse
spazzando con un dito
ogni frusto terrore via
ogni timore insulso
che ci consuma l'anima
dalla faccia della terra
per riportare fremente
nel cuore e nella mente
di questa oppressa umanità
un urlo di rivolta
che vi trascini in strada
a passo di tango
da quelle case prigioni
che vi riducono in fango
24 luglio
nel mondo esplode l'alba
e non c'è nessuno con me
puttana la miseria
che corra fuori a guardarla